Perché il residenziale resta il pilastro del real estate italiano
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Il settore Living ha definitivamente superato la fase di sperimentazione, affermandosi come uno degli asset più solidi e strategici del mercato immobiliare italiano. E' quanto emerge dall'analisi di Giacomo De Feo, direttore investimenti di Savills. Quello che fino a pochi anni fa veniva considerato un comparto di nicchia è oggi una componente stabile nelle strategie di investimento degli operatori istituzionali, sostenuto da volumi di transazione in costante crescita e da una fiducia sempre più strutturata nel lungo periodo.
I dati di mercato confermano questa evoluzione: una quota sempre più rilevante degli investimenti immobiliari viene destinata al Living, a dimostrazione di una progressiva diversificazione dei portafogli e di una maggiore maturità del settore. Nonostante fisiologiche oscillazioni nei volumi e un graduale riallineamento dei rendimenti, il comparto continua a rafforzarsi, beneficiando di un contesto monetario favorevole e consolidando il proprio ruolo strategico all’interno del real estate nazionale.
Italia: città chiave e nuovi modelli abitativi
L’evoluzione del Living in Italia si inserisce in un quadro di profondi cambiamenti demografici e sociali, che stanno ridefinendo la domanda abitativa e le scelte degli investitori. Milano e Roma rimangono i principali hub del Living istituzionale, ma l’interesse si sta progressivamente estendendo anche ad altri centri urbani in crescita come Bologna, Torino e Firenze.
In queste città, la limitata disponibilità di nuovi immobili di qualità, unita a una domanda sostenuta, continua a esercitare pressione sui canoni e a favorire lo sviluppo di format innovativi. Tra questi, il Build-to-Rent e il Purpose-Built Student Accommodation si confermano come segmenti sempre più centrali nelle strategie di investimento, capaci di intercettare bisogni abitativi specifici e stabili nel tempo.
Accessibilità e qualità dell’abitare al centro del dibattito
Il tema dell’accessibilità economica resta uno dei nodi cruciali del mercato residenziale. Secondo il report Savills Italian Living Overview 2025, per acquistare un’abitazione a Milano sono necessari in media 4,4 anni di reddito disponibile, mentre a Roma il dato si attesta a 4,1 anni. Valori ancora competitivi rispetto ad altre capitali europee, ma in costante crescita.
Tuttavia, l’affordability non si misura solo in termini di prezzo. Sempre più centrale è la capacità del mercato di offrire soluzioni flessibili, sostenibili e dotate di servizi, in grado di rispondere a stili di vita in continua evoluzione. Da qui la diffusione di modelli abitativi ibridi, che combinano residenzialità e ospitalità e pongono al centro comfort, tecnologia e condivisione degli spazi.
Il Living come ecosistema urbano
Il Living si configura oggi come un vero e proprio ecosistema abitativo, capace di accogliere esigenze diverse: studenti, giovani professionisti, senior e famiglie temporaneamente mobili. A unire questi target è la ricerca di spazi efficienti, digitalizzati e orientati alla costruzione di relazioni e senso di comunità.
Parallelamente, prosegue il processo di istituzionalizzazione del settore. L’interesse crescente da parte di fondi, investitori e operatori specializzati conferma il Living come asset “Core” nelle strategie di lungo periodo, anche in ottica di diversificazione. Per rafforzare ulteriormente la competitività del mercato italiano, sarà però fondamentale intensificare la collaborazione tra sviluppatori, gestori e investitori, innalzando gli standard di qualità, trasparenza ed efficienza ai livelli dei principali mercati europei.
In questo contesto, la disponibilità di dati affidabili, un quadro normativo chiaro e il supporto del sistema bancario saranno elementi chiave per sostenere la pipeline di nuovi progetti e attrarre capitali internazionali. Allo stesso tempo, segmenti emergenti come il Senior Living e il Co-living si stanno affermando come interessanti opportunità di diversificazione, con un forte potenziale anche in termini di impatto sociale e sostenibilità.
Prospettive positive per un mercato in evoluzione
Le prospettive per il comparto Living restano complessivamente positive. La domanda continua a superare l’offerta e le attuali condizioni di finanziamento contribuiscono a rafforzare l’attrattività del settore per gli investitori. La sfida dei prossimi anni sarà rendere il mercato più accessibile, sostenibile e aperto a una dimensione internazionale, attraverso una collaborazione sempre più strutturata tra pubblico e privato e una reale integrazione dei criteri ESG nei processi di sviluppo.
Il Living non è più una nicchia, ma una componente strutturale dell’economia urbana. La sua crescita dipenderà dalla capacità di innovare modelli abitativi e strategie di investimento, attrarre capitali di lungo periodo e generare valore non solo economico, ma anche sociale, per le città del futuro.










